Sumii Sue nacque nella prefettura di Nara nel 1902. Probabilmente non fu un caso se cominciò a scrivere la sua lunga saga di sette volumi sulla vita dei cosiddetti paria del Giappone, i burakumin, di cui proprio a Nara esisteva una numerosa comunità. Se nel 1917 più di mille burakumin furono deportati perché il loro villaggio sulla collina, di fronte alla tomba dell’impera­tore Jimmu, era ritenuto oltraggioso, ancora oggi esistono liste illegali con dati su persone e zone buraku, utilizzate per accertare le origini familiari e discriminare i burakumin nel caso di assunzioni, matrimoni, affitti, studio….
Sumii Sue cominciò Hashi no nai kawa (Il fiume senza ponti) dopo aver assistito alla deportazione del 1917 e continuò a scrivere fino alla morte, avvenuta nel 1997.

(a cura di Francesca Di Meglio)


(Fonte immagine: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Sue_Sumii_01.jpg)